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Threads è disponibile in Italia: scopriamo come funziona il nuovo social

 

La guida completa per scoprire il futuro del social media delle “discussioni”

 

Fermi, fermi, fermi, respirate e leggete qui.

Prima di dare giudizi affrettati o demoralizzarsi per l’arrivo di un altro social network che dovrete imparare a usare per perdere altro tempo davanti allo smartphone, vi conviene sbriciare questo articolo.

Perché se siete stanchi delle stesse vecchie dinamiche social e state cercando qualcosa di nuovo e avvincente, allora dovreste dare un’occhiata a Threads: la nuova creazione di Meta che promette di cambiare il modo in cui interagiamo online.

*Spoiler: Il caro vecchio amico Mark ha pensato bene di aggiungere la possibilità di scrivere post e commentare attraverso i vocali! OMG

Audio a parte, come molti di voi avranno fatto, anche noi ci siamo chiesti quali sono effettivamente le funzioni di Threads e il suo scopo nel mondo dei social media.

A queste domande abbiamo anche cercato di dare delle risposte andando a studiare per bene il suo funzionamento, ascoltando le varie voci del panorama attuale e le loro opinioni in merito.

Non ci resta che lasciare da parte lo scetticismo e gettarsi con uno sguardo nel futuro per vedere cosa ci riserva questa piattaforma.

 

Threads: storytelling del nuovo social marchiato Meta

 

Così de botto, senza senso… fino a uno certo punto.

Sappiamo che molti di voi, dall’oggi al domani, si sono visti arrivare questo nuovo social media senza nemmeno capire da dove venisse, come e perché.

In realtà, anche se giovane, Threads ha già una sua storia da raccontare.

Infatti, nasce come servizio dedicato al microblogging, simile a Twitter e quindi al nuovo X per intenderci, e permette ai propri utenti di pubblicare e condividere testo, immagini e video, rispondere, ripubblicare e mettere mi piace ai post altrui. L’applicazione è collegata a Instagram: per registrarsi, infatti, è necessario avere un account IG, mantenendo lo stesso nome utente di quest’ultimo.

Annunciato il 4 luglio del 2023, con la possibilità di preordinarlo due giorni prima del suo rilascio, Threads è stato di fatto ufficialmente lanciato il 5 luglio in 100 Paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Giappone.

Il giorno dopo il suo lancio, questa piccola creatura è riuscita a raggiungere 70 milioni di utenti registrati con disponibilità di download su iOS e Android negli Stati Uniti e altri 99 Paesi (esclusi quelli membri dell’Unione Europea).

Ma eccoci arrivati ai giorni nostri, il 14 dicembre 2023 Threads è arrivato anche in Italia così come negli altri paesi europei. Nel giro di poche ore dal lancio, anche qui nel vecchio continente, Threads ha saputo difendersi, accumulando circa 7 milioni di utenti e 30 milioni di download, battendo così il precedente record di ChatGPT

Not bad per un novellino!

PS: Lo stesso giorno Elon Musk, padrone di Twitter, ha leggermente rosicato e minacciato un contenzioso contro Meta Platforms. La sua tesi sostiene che la società di Zuckerberg abbia usato segreti commerciali e proprietà intellettuali per sviluppare il servizio.

Vediamo più avanti di che si tratta, nel frattempo cerchiamo di capire meglio questo social media.

 

Come funziona Threads? Un’esperienza di connessione autentica

 

Threads è progettato per creare connessioni più autentiche tra gli utenti… e detto così sembra una figata.

Ora, dimenticate le interazioni superficiali per immergetevi in un mondo in cui potete condividere i vostri momenti più significativi in modo più coinvolgente e fluido.

Nella mente di Meta, Threads nasce come luogo in cui le persone si riuniscono per discutere di determinati argomenti, passioni, tendenze.

Per esempio, se avete la passione per la pizza, potete seguire persone che condividono lo stesso interesse e avviare una discussione su un determinato modo, stile o ricetta, condividendo idee e opinioni.

I limiti attuali sono di 500 caratteri per post e 5 minuti per i video, ogni threads può essere modificato dopo la pubblicazione (proprio come su Facebook) e possono essere accompagnati da un solo hashtag, che su questo social si chiama “tag”. Inoltre, è possibile poi condividere i messaggi delle altre piattaforme.

Ovviamente, gli account dotati di spunta blu su Instagram ce l’avranno anche qui.

Una differenza con le altre piattaforme? Threads è uno spazio interamente pubblico in cui mancano i messaggi privati… a meno che non si scelga, tramite le impostazioni, di dare solo ad alcuni utenti la possibilità di rispondere ai propri post.

 

L’algoritmo intelligente di Threads sotto attacco

 

Al centro di Threads c’è l’algoritmo intelligente di Meta, un vero e proprio mago digitale che lavora incessantemente per capire i vostri interessi.

Addio al caos del feed, ogni utente gode di un’esperienza personalizzata che si muove attraverso questi “fili”, con contenuti che rispecchiano veramente le passioni di ognuno.

Meta ha fissato rigide linee guida etiche per garantire che l’algoritmo promuova la diversità e contrasti la disinformazione ma questo non è bastato al sor Musk, etichettando la timeline di Threads come un “sistema closed source, solo algoritmico”. Il proprietario di X infatti, ha insinuato che questo approccio tenda a creare una “manipolazione non rilevabile delle informazioni che le persone vedono”.

(Grazie Forbes per queste cit. virgolettate).

 

Privacy e condivisione responsabile: sarà vero?

 

Memori delle vicende passate in casa Meta, una delle caratteristiche più sorprendenti di Threads è l’attenzione posta sulla privacy e la condivisione responsabile.

Meta ha infatti implementato strumenti avanzati che danno il controllo totale su chi può vedere i tuoi thread e quali contenuti sono accessibili al pubblico.

Questo impegno per la trasparenza riflette la missione di creare un ambiente online sicuro e inclusivo, dove ogni utente può sentirsi a proprio agio.

Anche grazie al lungo confronto con i regolatori europei, in cui all’inizio emergeva una “significativa mancanza di chiarezza sull’evoluzione della regolamentazione in Europa riguardo una serie di questioni”, ora si è giunti alla conclusione che Threads ha tutti i presupposti in regola affinché ci sia conformità con le normative vigenti in UE.

Siamo speranzosi, ma stay tuned per i futuri aggiornamenti in merito alla questione.

 

I futuri orizzonti di Threads: ci uniamo alla rivoluzione?

 

Mentre esploriamo Threads oggi, non possiamo fare a meno di chiederci cosa ci riserva il futuro. Meta ha grandi piani per questa piattaforma, tra cui l’integrazione con la realtà aumentata e miglioramenti continui all’esperienza utente.

L’azienda è determinata a rendere Threads non solo un luogo per condividere, ma anche un portale verso nuovi mondi digitali, aprendo possibilità infinite per gli utenti.

Quindi, tirando un po’ le somme di un totale provvisorio e ancora in espansione, Threads sembrerebbe essere molto più di un semplice social media.

È un viaggio emozionante nel futuro delle interazioni online, dove l’autenticità, la privacy e l’innovazione si incontrano… o almeno dovrebbero.

Se siete pronti a farvi avvolgere dai “fili” di una matassa intricata di discussioni ma ricca di interattività, scaricate l’app, provatela, usatela e poi diteci che ne pensate.

 

Studio Futuroma
Studio Futuroma

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