Tik Tok ha solo quattro anni. Il social network del momento, infatti, è nato nel 2016, ma si è sviluppato a macchia d’olio nel 2018 quando il 2 agosto l’azienda cinese ByteDance (proprietara di Tik Tok) ha acquistato anche musical.ly. Unendo in un’unica piattaforma le due realtà, molto simili, si può dire che la Tik Tok mania è esplosa, arrivando a coinvolgere un pubblico che non è più solo adolescenziale come quello delle origini e che lentamente sta diventando sempre più ampio e generalista.
Il social network in Italia inizia ad avere numeri importanti solo nell’ultimo anno è cresciuto del 50% con una predominanza di utenti donne pari al 65% del totale. Ogni minuto vengono caricati 236 video e gli iscritti sono circa 2,5 milioni. I segreti di questo successo sono riconducibili al fatto che in Tik Tok a trainare è il contenuto.
Ma come funziona TikTok?
Attraverso l’app gli utenti, chiamati da queste parti tiktoker, creano brevi clip musicali della durata massima di 60 secondi nei quali si possono aggiungere filtri, effetti e aumentare o diminuire la velocità di produzione.
Al centro di TikTok c’è però la musica. Canzoni, suoni, effetti, che sono il vero pretesto per la creazione del contenuto. Attraverso l’interazione con i brani si sviluppano diversi contenuti; ai balletti e ai karaoke visivi (lyp-sinc) che caratterizzavano musical.ly, si affiancano mini video in cui gli utenti gesticolano, recitano e mettono in piedi piccoli sketch e scenette ironiche, creando veri e propri meme musicali. In poche parole si esprimono.
[/vc_column_text][vc_column_text]Tik Tok e Instagram, quali sono le differenze?
La differenza più grande tra Instagram da TikTok è il fatto che quest’ultimo si incentra sull’immediatezza dell’espressione e la naturalezza. Spariscono le sovrastrutture patinate, classiche degli influencer di Instagram. Nei video di Tik Tok spesso vengono premiati gli utenti più spontanei che si mostrano in maniera autoironica e senza imbarazzo.
Su TikTok si balla senza saperlo fare, si canta stonatamente, si fa lip-sync con smorfie improbabili. La parola d’ordine è essere se stessi, senza troppe mediazioni.
Questo si traduce in una minore ossessione per la qualità del contenuto a vantaggio della spontaneità e dell’originalità.
Inoltre su TikTok i numeri contano meno che su Instagram.
L’autorevolezza di un brand e la sua awareness sulla piattaforma non è data dal numero dei followers, ma dalla capacità di coinvolgere i TikToker e di far creare contenuti intorno a sé stesso o ad un suo prodotto.
Molte star internazionali e italiane sono approdate con entusiasmo su Tik Tok: Will Smith su tutti. Piace ai ragazzi e piace ai vip. È arrivato, però, il momento che possa piacere anche alle aziende.
[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”6654″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_empty_space][vc_column_text]CAMPAGNE ADV TIKTOK PER AZIENDE
Come funzionano le campagne ad su TikTok
La prima cosa che bisogna chiarire è che TikTok è un social giovane, in crescita ed in costante evoluzione. La possibilità di fare campagne ads è stata da poco attivata sulla piattaforma ed è ancora in fase di testing.
Al momento infatti, a differenza di Facebook, la piattaforma non è direttamente accessibile, ma bisogna compilare un form per essere contattati in un secondo momento per la configurazione dell’account.
Quanto costa fare pubblicità su TikTok?
Iniziamo col dire, che al momento, il costo delle campagne non è basso ed i budget minimi sono nettamente superiori a quelli di Facebook o Instagram.
Il budget minimo giornaliero è infatti $20 mentre quello mensile è $500.
Come funzionano le campagne su TikTok
Su TikTok attualmente le aziende possono fare diversi tipi di campagne
- brand takeover: un brand viene messo in evidenza su una sezione apposita della piattaforma per il paese di riferimento
- in-feed native video e top view: video che compaiono nel feed “per te”, ovvero all’interno dello streaming feed del profilo utente. Queste campagne possono avere come obiettivo traffico, conversione o download di un app
- hashtag challenge: al momento il metodo di adv caratteristico della piattaforma ed anche il più coinvolgente. Con le hashtag challenge i brand individuano un tema per stimolare gli utenti a creare contenuti intorno ad un hashtag brandizzato. In questo modo il brand diventa ispirazione per l’espressione della community e attraverso la viralità che queste campagne possono acquisire, aumenta la propria brand awareness.
Con l’opzione Hashtag challenge plus è inoltre possibile creare un’area all’interno dell’hashtag che rimanda a prodotti direttamente acquistabili su link esterni - brand lenses e filtri: filtri e sticker brandizzati che possono essere utilizzati nella produzione delle storie
Influencer marketing su TikTok
Oltre alle sponsorizzazioni interne all’app è possibile coinvolgere influencer attraverso campagne di Digital Pr, ingaggiando i TikTokers più seguiti per la creazione di contenuti all’interno di un hashtag challenge (consentendo a questa di acquisire grande visibilità e potenziale viralità) o per la creazione di contenuti brandizzati e con product placement.
Fare impresa su Tik Tok, ma non è un teen-social?
Al momento circa il 66% degli utenti di TikTok user ha un’età inferiore ai 30 anni (il 41% ha un’età compresa tra i 6 e 24 anni). Tuttavia, nell’ultimo anno le fasce d età 25-34 anni e quella 35-55 hanno avuto un aumento incredibile, la prima con il 258% e l’altra con il 201%.
Questi dati mostrano chiaramente come, attualmente, una campagna di social marketing su TikTok si adatta meglio a brand o prodotti che si indirizzano ad un target giovane. Tuttavia, volendo avere una visione più ampia e lungimirante, ci sono buoni motivi per organizzare in maniera strategica la propria presenza su TikTok anche per brand che non hanno un target giovanissimo. Da una parte, perché come già detto, TikTok è un social in crescita, e anche le generazioni più adulte si stanno lentamente approcciando alla piattaforma, dall’altra perché, banalmente, anche gli adolescenti un giorno cresceranno ed entrando nel target di quel brand, che nel frattempo sarà ad acquisire awareness e un sentiment positivo su TikTok, diventeranno più facilmente consumatori dei suoi prodotti o servizi.
C’è, inoltre, un ultimo fattore importante per cui TikTok può essere un valido strumento per le aziende: si può arrivare a pubblici esteri che altri social network non riescono a conquistare per la poca diffusione di quelle piattaforma in alcuni paesi. Su tutti, naturalmente, il mercato cinese. Un’impresa che ha un modello di business orientato all’Asia non può lasciarsi sfuggire questo strumento e il suo nuovo linguaggio comunicativo.
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